Come reclutare nuove risorse nell'automazione industriale

Come reclutare nuove risorse nell’automazione industriale

Uno dei problemi più ricorrenti nel settore dell’automazione è come reclutare nuove risorse, in particolare programmatori PLC qualificati e aggiornati.

Uno dei problemi più ricorrenti per molte aziende è come reclutare nuove risorse nell’automazione industriale. Le strutture produttive e industriali devono stare al passo con la tecnologia per questo servono bravi programmatori PLC e Robot che sappiano scrivere codici PLC e relativi sistemi di automazione moderni e aggiornati.

Infatti i PLC sono fondamentali per una produzione efficiente, un codice PLC fatto male può portare problemi che vanno da piccoli inconvenienti a incidenti anche gravi, invece un codice PLC ben fatto può migliorare molto la produttività, la redditività e la sicurezza.

Quali sono i problemi più ricorrenti nel settore dell’automazione industriale

Nel settore dell’automazione industriale quindi possiamo riscontrare alcuni problemi tipici legati all’avere codici PLC e sistemi di automazione efficienti come:

  • reclutare nuove risorse: in particolare è difficile selezionare personale qualificato per la programmazione PLC e robot. I programmatori PLC e Robot, specialmente i professionisti qualificati, sono rari e spesso le aziende devono affrontare processi di recruiting complessi e costosi che comportano anche lunghi stop nella produzione
  • obsolescenza hardware e software: i componenti hardware nel tempo invecchiano e diventa difficile sostituirli perché fuori produzione, così come i codici scritti male da professionisti non qualificati o poco aggiornati. L’obsolescenza può portare a problemi di sicurezza informatica, poca flessibilità rispetto alle innovazioni come IIoT, machine learning e digital twins e difficoltà di integrazione con le nuove tecnologie.

Come reclutare nuove risorse nell’automazione industriale aiuta a risolvere i problemi più ricorrenti nel settore dell’automazione industriale

Trovare il giusto programmatore PLC o Robot, qualificato e aggiornato quindi è fondamentale per evitare tutta un’altra serie di problematiche legate alla difficoltà di reclutare nuove risorse nel settore dell’automazione come: 

  • difficoltà di aggiornamenti hardware e software: servono per mantenere i macchinari efficienti, garantire prestazioni ottimali di produzione e svolgere analisi di qualità della produzione e consumo veritiere e aggiornate 
  • costi sempre più elevati: senza un buon programmatore PLC si rischia di avere codici non ottimali, che portano a far aumentare nel tempo i costi operativi, di manutenzione e di risoluzione dei problemi hardware e software 
  • downtime non pianificati: uno studio di Aberdeen Research per il mercato americano stima che il costo dei tempi di inattività può arrivare fino a 260.000 dollari all’ora e fermare la produzione per un giorno per correggere un codice difettoso può costare anche più di 2 milioni di dollari in ricavi e produttività. In Italia invece il downtime dura in media 52 minuti con un costo orario che può arrivare a 90.000 euro e il costo annuale, in base all’azienda,  può arrivare fino ai 15,8 milioni di euro.
  • incidenti: un codice scritto male può portare a incidenti per bassi livelli di sicurezza o malfunzionamenti non segnalati per tempo che possono causare anche infortuni gravi con conseguenti multe e stop della produzione. Ogni anno si verificano circa 2,3 milioni di infortuni sul lavoro e la maggior parte si verificano in aziende del settore dell’automazione industriale

Migliorare le performance aziendali: il ruolo del programmatore PLC

Selezionare personale qualificato quindi è cruciale per migliorare le performance aziendali, un programmatore PLC o Robot qualificato può aiutare a:

  • massimizzare l’operatività: scrivendo un codice robusto, privo di bug e con una gestione degli errori adeguata, il programmatore PLC riduce al minimo i tempi di inattività causati da malfunzionamenti, aiutando a garantire prestazioni operative vicine al 100%.
  • favorire la flessibilità: un professionista qualificato sa scrivere un codice modulare e ben documentato, facile da modificare per implementare nuovi sensori, analisi, configurazioni di linea e schemi di controllo. Questa agilità aumenta le capacità operative.
  • ottimizzare i processi: un bravo programmatore PLC scrive codici PLC che garantiscono un corretto funzionamento e con una logica di controllo del processo che ottimizza throughput, qualità, coerenza ed efficienza dei costi, attraverso strategie come l’automazione, i setpoint dinamici e l’analisi predittiva.
  • estrarre dati più precisi: un codice PLC ben scritto aiuta a generare dati di produzione più accurati, dashboard KPI più efficienti ed estrae metriche chiave più precise tramite interfacce uomo-macchina (HMI) ottimizzate, permettendo un miglioramento continuo
  • prioritizzare la sicurezza: un programmatore PLC esperto sa creare un codice ottimale anche per garantire la sicurezza, impedendo così infortuni e incidenti gravi. In questo modo si protegge la forza lavoro e la redditività e non si incorre in sanzioni regolatorie e multe
  • facilitare la manutenzione: un codice ben strutturato e con ampi commenti semplifica la risoluzione dei problemi da parte dei tecnici, riducendo il carico di manutenzione.
  • prepararsi al futuro: un programmatore qualificato sa pianificare attentamente I/O, larghezza di banda e ambito di intervento permettendo una facile espansione. La flessibilità del codice semplifica l’integrazione di nuovi moduli per rendere possibili modifiche o aggiunte future.

Quali caratteristiche valutare per reclutare nuove risorse nell’automazione industriale

Ricercare talenti nell’automazione non è facile e come abbiamo visto selezionare nuove risorse competenti e trovare personale qualificato tra i programmatori PLC e Robot è particolarmente importante per garantire la buona riuscita di tutta la produzione. Alcune caratteristiche da ricercare in un programmatore PLC sono:

  • esperienza tecnica nel PLC: è fondamentale la conoscenza dei linguaggi di programmazione PLC più diffusi, es. logica a contatti, testo strutturato ecc. 
  • esperienza nel settore: permette di comprendere meglio i flussi di lavoro standardizzati, le macchine e l’automazione tipiche del settore 
  • capacità di risoluzione dei problemi: serve un tipo di ragionamento metodico per risolvere problemi con i codici PLC es. come ottimizzare la logica dei nastri trasportatori o individuare guasti nella rete  
  • competenze di comunicazione: è molto importante che un buon programmatore sappia comunicare in modo efficace, spiegare i dettagli tecnici e fornire aggiornamenti sul progresso dei lavori ad altri tecnici, manager e personale non tecnico  
  • comprensione del processo di modifica: un buon programmatore è capace di gestire le richieste di modifica, es. modifiche del codice, degli schermi HMI, delle interfacce senza creare effetti collaterali indesiderati.

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